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NATURE MORTE
CAVALLI

La pittura Iperrealista di Maria Riccobene

Maria Riccobene è a pieno titolo sia discepola che maestra di una tradizione artistica millenaria: quella della natura morta o più elegantemente chiamata still life. Questa trova le sue radici nella pittura arcaica, e con esempi mirabili viene rappresentata in tutti i periodi storici che vanno dall’antica Grecia al Rinascimento, dall’arte parietale romana al sofisticato Barocco, così via fino al novecento dove l’avanguardia Iperrealista eleva il “genere” allo status di opera prima.
L’opera di Maria Riccobene è un mirabile esempio di fine composizione pittorica che contiene nella sua luce tutta la ricchezza della tradizione di Caravaggio, Cotàn, Chardin, solo per citarne alcuni, e nello stesso tempo è in rapporto dialettico con la contemporaneità di maestri quali Luciano Ventrone.
I soggetti trattati da Maria Riccobene sono generalmente composti di vasi di frutta poggiati su centrini da tavolo pazientemente ricamati, il tutto su un fondo nero.  Le opere vanno contemplate piuttosto che osservate, queste sono pervase di una sottilissima energia, quasi magica, che con serenità disarmante ci evoca una sempre più rara atmosfera di dolce intimità domestica. Questi dipinti possono, a buon titolo, essere definiti “icone morali” di grazia e semplicità.
Accanto alle sue still life, Maria Riccobene propone anche pregiate composizioni di cavalli al galoppo. Lavori possenti dotati di una dinamicità straordinaria, che sintetizzano con pennellata sicura tutta la forza di una natura amichevole e positiva.

Quirino Pollastrini